Post

To all the boys #2

Come forse avrete capito, cari Lettori, se mai leggerete questi testi, sono un'inguaribile romantica. E per tanti anni è stata dura far convivere la parte di me sognatrice, forse un po' ingenua, con quella razionale e insicura, cioè che si rende conto dell'impossibilità delle favole nel mondo reale e che in più conviveva con lo spettro dei miei capelli corti, la mia timidezza, che mi portavano a credere di non poter essere amata da nessuno. Credo che questa parte di me, seppur ormai relegata in un angolo della mia psiche, continui a fare capolino ogni tanto, portandomi a credere di essere innamorata, oppure a non riuscire a mollare una situazione negativa, solo per paura di non trovare nessun'altro che mi ami. Ma adesso sto divagando, oggi volevo raccontarvi di una delle più grandi cotte della mia vita: Lorenzo M.  Ragazzo semplice, allegro e intelligente, volenteroso. Ci siamo conosciuti in prima media, quando il fato, o la segretaria sovrappeso e annoiata della scuo

Anno nuovo, vita nuova?

Ho passato il Capodanno a Napoli con alcuni amici, e il 30 abbiamo tutti comprato dei vestiti nuovi in un negozio vintage meraviglioso. Abbiamo deciso quindi di indossare tutti i nuovi acquisti la sera di Capodanno, e una delle ragazze ha detto: "Questo è il Capodanno delle cose nuove!". Mai definizione fu più appropriata. Nel 2018 ho vissuto una quantità incredibile di cose nuove, dall'esperienza a Mosca, alla vita da single. Dal passaggio dal Reparto al Branco a scout, a tutto quello che è successo con Luca. Nel 2018 è nata una nuova Anna, sempre la stessa ma allo stesso tempo più fragile e più forte. E' stato un anno difficile ma mi ha donato tanto. E dal 2019 non mi aspetto nulla di diverso, qualche difficoltà sicuramente ma anche qualche soddisfazione. Praga, la laurea magistrale (facendo gli scongiuri), nuove conoscenze, vecchie amicizie. Ciò che voglio conservare dall'anno passato è quella sensazione di non fare abbastanza, ma viverla con positività, com

Amici con benefici

Nell'ultimo post che ho scritto, vi ho raccontato un po' le emozioni che mi hanno portato ad essere assente per quelle due settimane, e vi ho lasciato la suspence di non sapere cosa le avesse causate. Vi ho anticipato solo che era iniziato tutto la sera prima del mio compleanno. Infatti, avevo invitato alcuni amici a casa per aspettare mezzanotte insieme, avevo comprato birre in abbondanza e abbiamo anche giocato a Io non ho mai, quindi eravamo tutti brilli, come minimo. Tra gli invitati c'erano anche alcuni amici del liceo, uno dei quali si chiama Luca ed era la mia cotta del liceo. All'ultimo anno ero stata eletta rappresentante d'istituto, e ormai avevo iniziato a farmi crescere i capelli, acquistando finalmente un po' di fiducia in me stessa. E raccolta ogni briciola di coraggio, indossati i vestiti più sexy che avevo, un giorno gli avevo detto che mi piaceva e gli avevo chiesto di uscire. Lui aveva gentilmente declinato, io ci ero rimasta un po' male,

diario digitale

Sono passati tanti giorni dall'ultimo post che ho pubblicato e sono anche successe tante cose che non vedo l'ora di raccontarvi (sempre che ci sia qualcuno che leggerà questo blog, prima o poi). Ma finora non l'ho fatto. E ho cominciato a chiedermi perché. Ho paura di qualcosa? C'è qualcosa che non voglio condividere? La soluzione più facile sarebbe stata continuare con la serie To all the boys, che mi diverte molto, ma questo blog è nato come diario digitale, e tale dovrebbe rimanere. Dovrebbe essere il luogo dove parlo di ciò che penso e ciò che provo. E forse è proprio qui il problema. Non voglio "provare". Perché se mi lascio andare, e provo tutti i sentimenti positivi in cui potrei crogiolarmi in questo momento (ma in cui non dovrei crogiolarmi, sicuramente), poi rischio di provare anche quelli negativi. Che sicuramente arriveranno prima o poi. E non lo dico per essere pessimista, ma realista. Così va la vita. Questo non deve essere un limite ovviamente

To all the boys #1

Mi sono fatta una spremuta d'arancia e la tengo nella mano sinistra mentre penso a cosa scrivere, come se fosse un caffè di Starbucks e tutto ciò mi fa sentire bene e ridicola allo stesso tempo. Inoltre sono andata a farmi la ceretta all'inguine stamattina ed è stato stranamente rilassante. Sto impazzendo? Intanto sorrido, sto in presa a bene e mi è venuta voglia di scrivere un pezzo sul blog. Da bambina non riuscivo a parlare con i maschi, ma le cotte me le prendevo lo stesso, come se piovesse. Alle elementari mi piaceva un bambino che si chiamava Alessio, era in classe con me. Era magro e biondo, col viso ovale e gli occhi chiari. Non mi ricordo neanche più perché mi piacesse, visto che riuscivo a stento a parlarci, a meno che non fossimo con altri bambini. O forse mi trovavo bene a giocare con lui, chi lo sa. Con lui è iniziata la tiritera del "Ma ti piace lui, vero?"... Io arrossisco per il minimo imbarazzo, quindi immaginate cosa può succedermi se qualcuno che

It's me, Annina

Chi sono, vi chiederete? Anagraficamente, sono una ragazza di 23 anni (compiuti ieri, tra l'altro), un metro e sessanta per cinquanta chili, di cui buona parte sono composti dalla massa di capelli ricci che mi ritrovo. E che ho imparato ad amare, nonostante tutto. Quando ero piccola, mia madre mi tagliava i capelli cortissimi, come i maschi, perché si stancava a gestirli: almeno così non ci voleva tanto a lavarli, non doveva farmi trecce o codini e così via. Ma io soffrivo tantissimo per questa cosa, perché non mi sentivo all'altezza delle altre bambine, spigliate, forti e con i capelli lunghissimi. Non ho mai avuto il fidanzatino dell'asilo, alle elementari mi vergognavo a parlare con i maschi, molto spesso preferivo giocare da sola. E non riuscivo neanche a ribellarmi alla regola, come aveva fatto mia sorella in quarta elementare (e lei è più piccola di me di due anni e quattro mesi). Odiavo i miei capelli, li volevo lisci. Finché, alla fine del secondo anno di liceo ho d

Si parte!

Ciao a tutti, chiunque voi siate, se ci siete o mai ci sarete. Eccomi pronta a iniziare questa nuova avventura. Non ho mai tenuto un blog, ma ho visto Julie&Julia (se non lo avete visto, consigliatissimo). Quindi non so comunque nulla su come si scrive un blog, ma sono qui per mettermi in gioco, per condividere un po' di me e del mio mondo. Ho scritto un diario per qualche anno quando ero al liceo, e questo sarà un po' il mio diario digitale. Ma di cosa parlerò? Principalmente di me (egocentrismo portami via), di ragazzi, delle cose che mi succedono o delle riflessioni che faccio quando non riesco ad addormentarmi. Niente di interessante, insomma, lettore avvisato mezzo salvato. Pronti, partenza, via! Currently listening to: Young as the morning, old as the sea , Passenger